Marketing FaiDaMe Fai Da Me

Dove sapere le ultime tendenze di marketing in giro per il mondo e perchè no trovare l'idea che vi cambia la vita...

sabato 21 agosto 2010

Ecco cosa dissero i New York Knicks a Lebron James


Vieni a New York e tu guadagnerai 1 miliardo di dollari.

E' questo quanto emerso da un'interessante ricerca di marketing commissionata ad Interbrand dagli stessi New York Knicks con l'obiettivo di conoscere le conseguenze economiche derivanti dall'ingaggio di Lebron James, il cestista 26enne americano.
Interbrand è riuscita a raggiungere le cifre qui sotto citate attraverso 50000 simulazioni e l'utilizzo di oltre 200 variabili come ad esempio le performance in campo e l'immagine del giocatore.

Andiamo ora ai numeri: questa ricerca dice che se Lebron James fosse andato a New York avrebbe conseguito, in tutta la sua carriera, un guadagno medio complessivo di 983milioni di $, pertanto si tratta di una cifra di molto superiore rispetto alle cifre che avrebbe ottenuto andando in altre piazze.

Con i Cleveland Cavaliers infatti avrebbe guadagnato $699m, con i Chicago Bulls $689m e con Miami Heat $596m.
Inoltre, sempre da questa ricerca, sono venute a galla le probabilità di Lebron di raggiungere il fatidico miliardo di dollari: a New York le probabilita sono all'incirca il 50%, a Cleveland l'1%, a Chicago l'1% ed infine a Miami (che si è poi rivelata essere la sua scelta) addirittura lo 0%.

In conclusione Lebron James non avrà di certo problemi di soldi andando a Miami però mi sa che il fatidico miliardo non lo raggiungerà. Poveretto!

martedì 3 agosto 2010

Un burger molto particolare...

Non sarà certo questo il motivo per cui McDonald, grazie alle sue politiche di marketing, è il 6°migliore brand del mondo (secondo la classifica di Interbrand.com), di certo però la compagnia leader dei fast food nel mondo sa sempre come riuscire a far parlare di sè. Una delle ultime dimostrazioni è sicuramente lo slogan pubblicitario (presente nell'immagine qui sotto) del nuovo burger vegetariano in vendita nei McDonald tedeschi.



A me questo slogan piace molto, Voi invece cosa ne pensate?


lunedì 2 agosto 2010

Una pizza molto tecnologica...!


Girando in internet per vedere in quali locali andare a mangiare in vacanza, mi sono accorto che è ormai molto diffuso tra le pizzerie fornire un interessante servizio: la possibilità di ordinare le pizze online e riceverle comodamente a casa!
Una vera comodità per tutti quelli che non vogliono alzarsi dal divano o che preferiscono internet al telefono!
Essendo poi tale servizio una novità (soprattutto per quelli all'antica come me), in esso è rivestito anche una componente ludica: chi infatti non vorrebbe provare, almeno una volta, ad ordinare in internet le pizze per una serata tra amici per poi raccontare in giro la propria esperienza? Importante, affinchè l'ordine online si qualifichi come un'esperienza piacevole, è quindi la strutturazione del servizio, le sue caratteristiche principali devono essere pertanto le seguenti: la semplicità nell'eseguire l'ordine, l'immediatezza e la ludicità del servizio. In tal modo il target del servizio potrà ampliarsi maggiormente, riuscendo a coinvolgere, ad esempio, anche i non-amanti della tecnologia.

Tra l'altro questo servizio, tralasciando la comodità sopracitata, permette alle pizzerie (in particolare quelle d'asporto) di potersi maggiormente differenziare dai concorrenti, esso non è infatti, almeno attualmente, un servizio diffuso sul territorio italiano.
Questo si rivela essere senza dubbio un servizio impegnativo che però, se gestito e sponsorizzato sapientemente, porterà sicuramente i suoi frutti: sia sull'immagine del locale sia sul lato economico.

Negli Stati Uniti il leader degli ordini di pizza online è Pizza Hut (si calcolano all'incirca 2,7milioni di ordini all'anno) mentre in Italia ad offrire tale servizio annovero Pizzaexpress-Online, ClickPizza ed infine CliccaeMangia.

Visto la stagionalità del servizio, esso è infatti maggiormente indicato per l'Inverno.
Consiglio quindi, per chi volesse mettere in pratica nella propria pizzeria tale servizio, provarlo qui a fine estate (dove l'afflusso di gente è minore) per poi avere l'esperienza richiesta e la clientela pronta in Inverno.


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domenica 1 agosto 2010

Cos'è il Marketing

Partiamo innanzitutto col dare la definizione di marketing, in modo tale da inquadrare gli obiettivi principali che deve porsi un operatore di marketing.

«Marketing is an organizational function and processes for creating, communicating, and delivering value to customers and for managing customer relationships in ways that benefit the organization and its stakeholders relationships»

(American Marketing Association, 2004)

Il marketing è quindi una funzione organizzativa ed un insieme di processi volti a creare, comunicare e trasmettere un valore ai clienti ed a gestire i rapporti con essi in modo che diano benefici all'impresa ed ai suoi portatori di interessi.

Pertanto possiamo già capire come l'obiettivo del marketing non sia la singola transazione, bensì sia una catena di transazioni tali da creare con i clienti rapporti profittevoli e duraturi. A supporto di ciò interviene il cosiddetto valore del ciclo di vita del cliente (customer lifetime value): esso descrive il valore corrente del flusso di profitti futuri previsti nel corso della vita del cliente.

Esempio:

Immaginate che un soggetto faccia la spesa solo da Esselunga per 10 anni spendendo a settimana mediamente 50€: egli, in quest'arco di tempo, porterebbe all'Esselunga ricavi di circa 26000€ * !

Adesso spero che comincerete a capire perchè, ad esempio, gli operatori telefonici quando stanno per perdere un cliente lo chiamano proponendogli tutte le offerte possibili nella speranza che egli cambi idea, inoltre acquisire nuovi clienti costa mediamente 5 volte di più che mantenere i vecchi clienti!

* A questo valore, per trovare il preciso valore del ciclo di vita del cliente, bisognerebbe poi sottrarre le varie spese derivanti dal rapporto con il cliente (costi di produzione, di promozione, ecc...)